mercoledì 26 gennaio 2011

Diego Dalla Palma

SIAMO RIUSCITI A RAGGIUNGERE DIEGO DALLA PALMA NELLA SUA SEDE DI MILANO PER CAPIRE COSA NE PENSA DEL TRUCCO SPOSA. E LA SUA RISPOSTA POTREBBE LASCIARVI DI STUCCO, ANZI DI STRUCCO



- In una sua intervista, alla domanda: “Cosa conta davvero per l’immagine di una sposa?” Lei ha dichiarato: “Ho sempre pensato che non esista un’immagine da sposa ma tanti principi scontati su di essa [...] Ognuno si sposi come crede e con il trucco, l’abito e l’acconciatura che ritiene più idonei e consoni alla propria personalità e alla situazione che sta vivendo.” Detto questo, pensa ci sia un elemento del make-up femminile che non debba mai mancare nel volto di una sposa? 
“E’ fondamentale che il trucco (per chi desidera truccarsi, ovviamente) sia eseguito bene dal punto di vista tecnico e con prodotti “longlasting” a lunga durata, in modo da esibire un’immagine accurata dall’inizio alla fine della cerimonia o dell’evento. Quindi, via libera a una base leggera ma che conferisca omogeneità cromatica alla pelle, un velo di cipria trasparente per tamponare l’oleosità (anche nel corso della giornata), indispensabile per intensificare lo sguardo, la matita nera per delineare il contorno occhi, un ombretto, mascara nero waterproof e, infine, una pennellata di fard.”

- Lei è stato soprannominato dal New York Times “Il profeta del make-up made in Italy”. Ci profetizza come sarà il trucco sposa 2011? Saremo di fronte ad una nuova tendenza all’interno di una corrente già in divenire, o è previsto un totale cambiamento di rotta? 
“Personalmente, non ritengo necessario seguire una tendenza stagionale per il make up da sposa. La teoria che ho sempre sostenuto a questo proposito è indossare il trucco più adatto per migliorare le proprie caratteristiche. Che senso avrebbe usare il lilla o il verde bosco perché sono di moda ma cozzano completamente con i colori naturali? Sarebbe solo controproducente…”

- Ritiene che il trucco della sposa debba richiamare, e in quale maniera, l’altro pregnante accessorio della sposa, ossia il bouquet?
“Sono per una “linearità cromatica” che necessariamente deve esprimere un’immagine che sia in sintonia totale con tutti gli elementi che la compongono. Non per questo, però, il trucco deve essere eseguito con o richiamare i colori del bouquet.”

- Infine, nella Sua carriera di spose ne avrà viste innumerevoli. Ne ricorda qualcuna che Le è rimasta particolarmente impressa? Per quale motivo?
“In effetti, no, non ne ricordo nessuna in particolare anche perché da molti anni ho diversificato la mia attività ma, se devo e posso essere sincero, ho sempre ammirato quelle spose che hanno mantenuto il loro modo di essere e il loro trucco, pur tenendo conto degli elementi che contraddistinguono lo stile.”

di Irene Graziotto 

La principessa moderna di Roberto D'Antonio

Quali sono le tendenze e gli elementi da non tralasciare per una perfetta acconciatura da sposa? Lo abbiamo chiesto a Roberto D’Antonio, 49 anni, collaboratore dell’Alta Moda romana e parrucchiere della Maison Gattinoni. Le sue mani hanno reso ancora più belli tanti volti noti della tv e del cinema, da Mara Venier a Sabrina Ferilli, da Valeria Golino a Elsa Morante, da De Sica a Fiorello.

Roberto, come nasce la passione per questo lavoro? 
“E’ un dono di natura. Fin da piccolo ho amato le cose belle, cerco l’armonia. Poi avevo necessità di lavorare, una marcia in più. La necessità è sempre una buona alleata”.

Com’ è pettinare una sposa?
“Il matrimonio è la cosa che mi piace di più e non bisogna mai tralasciare nulla perché per una donna è il sogno che si avvera. E’ importante circondarsi di persone capaci di saper consigliare per il meglio perché quel giorno tutti sono un po’ più deboli e anche chi ha molto gusto tentenna”.

Quali sono le cose da prendere in considerazione per la scelta dell’acconciatura?
“L’abito e il trucco. Io faccio una sola prova insieme a Mina, la truccatrice che lavora con me, e seguo un solo matrimonio al giorno. Dedicare tempo alla sposa non è solo pettinarla, ma anche offrirle amicizia e coraggio”.

Le spose di oggi tendono più a seguire la moda o a ricercare uno stile personale?
“Vogliono tutte la semplicità, è una cosa carina ma occorre stare attenti a quello che si ha intorno, come lo stile del matrimonio”.

Capelli sciolti o raccolti?
“Faccio sempre due pettinature. Preferisco alzare i capelli per la cerimonia e scioglierli dopo, è un modo per liberarsi di quel momento di tensione. I capelli vanno raccolti ma non tirati, occorre creare volumi morbidi, perfetti chignon e trecce. Mi piace che la sposa abbia il viso libero e sia più elaborata dietro, una principessa moderna”.

Un consiglio per le spose. 
“Rivisitate qualcosa di antico, fiori finti, coroncine, accessori che si trovano nei mercatini, per creare un effetto vintage anche in testa”.

I matrimoni famosi che ricorda con più affetto.
“Il matrimonio di Sabrina Ferilli, le nozze di Mara Venier e quelle di Claudia Gerini, abbiamo passato insieme tutta la giornata. Aveva il volto incorniciato da morbidi boccoli biondi e fiori”

di Antonella Rossi 

Perchè la luna sia davvero di miele!

 Gli amici e i familiari lo conoscono col nome di battesimo, Luca, ma per tutti è Mister Wedding, nome d’arte che ha a che fare col suo singolare – e per molti, ci giuriamo, anche invidiabile – lavoro: organizzare per i neo-sposi l’agognato viaggio di nozze. Nasce come giornalista e fotografo, ha pubblicato i suoi diari di viaggio per le maggiori testate nazionali e ha percorso in lungo e in largo mezzo mondo (non solo in senso figurato!). Da circa 10 anni si dedica a preparare la vacanza dei sogni per i futuri sposi: noi di Sì probabilmente non potevamo trovare professionista migliore con cui toglierci qualche curiosità e a cui porre qualche domanda pratica. Per potersi muovere consapevolmente, e sorprendersi soltanto in positivo.

Qual è stata l’esperienza di viaggio di nozze più bizzarra che ricordi? 
“Ne avrei tante da poter citare, forse la più strana (in negativo) è stata la richiesta di una luna di miele «giro del mondo» dove la coppia aveva già programmato il viaggio giorno per giorno sempre in un paese diverso, senza considerare i voli, i fusi e le attese in aeroporto: un tour de force davvero terribile! Molto particolare - ma in positivo - anche il viaggio di nozze con cerimonia in orbita, con la coppia pronta a celebrare il matrimonio a gravità zero a bordo di una navicella spaziale!”
Sposarsi in tempi economici non facili: è possibile programmare una luna di miele coi fiocchi, ma con un occhio attento al portafogli?
“Naturalmente si, esistono una serie di piccole accortezze (tra cui la prima è quella di muoversi con il massimo anticipo possibile, anche 8/9 mesi prima) che spesso permettono di far risparmiare alla nostra coppia anche qualche migliaio di euro... poi non è sempre vero che le strutture più care siano anche le migliori. Conoscere molto bene i prodotti permette infatti di selezionare sempre la struttura più adatta per ogni nostro sposo, qualsiasi sia il suo budget.”
Hai viaggiato tantissimo: qual è il luogo che ti è rimasto nel cuore? 
“Bè, sono sicuramente tanti i posti da sogno che ho visitato, mi ritengo davvero un viaggiatore fortunato! Metterei sicuramente al primo posto Anse Source d’Argent alle Seychelles (per me e per tanti altri la spiaggia più bella del mondo!) poi il Bryce Canyon nello Utah, Phi Phi Island in Thailandia. A livello di paesi, Maldive e Sudafrica restano i miei preferiti, mentre la città più affascinante è sicuramente San Francisco”.
C’è un posto dove proprio non ritorneresti e perché? 
“Non uno in particolare… in generale non amo le mete turistiche affollatissime, per cui potrebbero essere numerosi i posti che non frequenterei di nuovo, ma il mondo è talmente ampio e le persone così diverse tra loro che ovunque c’è qualcosa da poter sempre cogliere ed apprezzare”.
Quali consigli dai ad una coppia che sta organizzando la luna di miele?
“Sono un po’ i miei piccoli “trucchi del mestiere”: impossibile riuscire a svelarli ora! Tra le prime regole, comunque, c’è quella di prenotare in anticipo e di affidarsi ad un esperto. Altra raccomandazione è di valutare sempre i costi previsti per “vivere” in loco. Consiglierei anche a tutte le coppie di studiare sempre a fondo una buona guida del paese prescelto: è il modo migliore per godersi appieno il viaggio!”
In viaggio di nozze: quali sono gli errori che i neo-sposi dovrebbero evitare? 
“Prima del viaggio, evitare di farsi consigliare da qualcuno che non ha una visione ampia delle mete: vedo spesso coppie arrivare con preventivi per esempio sul Messico, ma nella stagione delle piogge, solo perché il loro agente di viaggio era appena stato in Messico e non conosceva altro! Durante il viaggio, bisognerebbe evitare di non godersi le tante meraviglie che ogni paese offre semplicemente perché nessuno ha suggerito le escursioni e i giusti luoghi da visitare, con il risultato che se dietro l’angolo c’è un piccolo paradiso, una coppia forse non andrà mai a vederlo!”
Quale sarà la meta “del futuro” per le coppie in viaggio di nozze tra qualche anno?
“Per chi ama il mare sicuramente il Mozambico, un paese con isole affascinanti come le Quirimbas che davvero lasciano senza fiato, dove il livello alberghiero si sta alzando tantissimo. Per i tour, all’estero hanno appena lanciato lo Zimbabwe, paese fantastico sotto ogni punto di vista e che ha risolto da anni i propri problemi politici. Anche in Italia cominciamo a guardarlo con molto interesse”.
Stai per partire e nella valigia puoi portare solo 3 cose: cosa prendi? 
“Una buona guida di viaggio, un paio di occhiali da sole, e naturalmente la mia inseparabile compagnia di viaggio Nikon, senza la quale molti ricordi resterebbero impressi solo nella mia mente senza poterli condividere con altri”.

di Stefania Abbattista 

Intervista a Massimiliano Morlotti

Quando ho iniziato a pensare all’argomento di questo articolo, mi sono subito venuti in mente i suoi scatti, eleganti, naturali e soprattutto emozionanti. L’ho contattato e insieme abbiamo deciso di regalare preziosi consigli sulla fotografia del matrimonio a tutti gli sposini lettori di Sì la rivista per chi sposa. Ne è nata un’interessantissima intervista e magari ne nascerà anche un’ importante collaborazione per i numeri futuri. Lui è Massimiliano Morlotti, noto fotografo specializzato in matrimoni, collaboratore delle più importanti riviste di nozze. Leggete con attenzione i suoi consigli e fatene tesoro!

- Massimiliano, come è cambiata la fotografia di matrimonio negli ultimi anni? Il servizio posato, che è una finzione, sta lasciando spazio al reportage, che coglie l’essenza del matrimonio. L’album fotografico di reportage permette infatti di emozionarsi rivivendo ogni volta la storia delle proprie nozze. È necessario però che gli sposi stiano particolarmente attenti: non è sufficiente fare foto spontanee per avere un buon reportage, è necessario avere un bravo professionista che sappia cogliere il momento e raccontare con la macchina fotografica. 


- Il ritratto fotografico è quindi da evitare completamente?
Assolutamente no. Il reportage non deve metterne in ombra l’importanza. Dieci minuti per un ritratto agli sposi e per il ritratto di famiglia andrebbero sempre previsti. Il ritratto ha una funzione celebrativa assolutamente importante nella nostra cultura, sia pittorica sia fotografica, e il giorno del matrimonio è un giorno sufficientemente importante per meritarselo.


- Le tendenze della fotografia di matrimonio per il 2011. 
Emozioni raccontate attraverso immagini spontanee. Album dal design giovane, rivestiti con materiali semplici come la seta o il lino. 


- Quando deve arrivare il fotografo a casa della sposa? Quando a casa dello sposo? Quando deve lasciare il ricevimento?
Dalla sposa e dallo sposo il fotografo deve arrivare durante la preparazione (trucco per la sposa e vestizione per lo sposo) per raccontare attraverso immagini di backstage le emozioni e le tensioni dei momenti precedenti la cerimonia. Il servizio termina ai balli successivi il taglio della torta. 


- Quali sono i momenti che devono sempre essere fotografati?
I momenti istituzionali come lo scambio degli anelli, le firme, il lancio del riso o il taglio della torta, ma anche quelli di convivialità che gli sposi vivono con i propri ospiti più cari.

Naturalezza ed emozione sono le sue parole chiave. Vivete il vostro grande giorno con tranquillità e siate sorridenti, il resto lo farà il vostro fotografo!

Wedding in the rain!

“Sposa bagnata, sposa fortunata”, dice così un buon detto italiano, ma guai a rammentarlo ad una sposa quando si accorge che nel suo giorno da regina si abbatte il temporale del secolo! Come fare allora? Purtroppo il tempo non si può pagare per essere bello, sarà solo necessario organizzarsi al meglio nei mesi precedenti e se le previsioni meteo su portali specifici vi fanno attendere pioggia a catinelle fatevi venire idee carine ed originali per rendere il vostro giorno indimenticabile ed unico. Iniziamo dalla sposa, la vera protagonista…. Bhe, come fare ad entrare in chiesa nel migliore dei modi, senza farsi rubare la scena da fulmini e saette? Innanzi tutto armatevi di ombrelli bianchi personalizzati con le vostre iniziali e con la data del vostro matrimonio e poi, se siete spose giovani e soprattutto informali, cercate degli stivali da pioggia originali e carini che possano servirvi fino all’entrata in chiesa, quando invece indosserete le vostre scarpe con tacco vertigionoso! 
Anche gli invitati dovranno essere muniti di ombrelli personalizzati… e se volete far diventare la pioggia il vero fil rouge delle vostre nozze create delle bomboniere come portaconfetti a forma di ombrello e posizionate sulla vostra torta nuziale un cake topper con due sposini sotto l’ombrello…
La pioggia non sarà un problema, ma un vero motivo di divertimento! State tranquilli e Cantate sotto la pioggia sorridendo alla vostra bella vita futura! 

Carlo Pignatelli: l’uomo, per una grande occasione

Carlo Pignatelli e l’omonima griffe sono noti al mondo in quanto sinonimi di eleganza, stile, ma anche creatività e innovazione. Da oltre quarantanni, nel rispetto delle tradizioni sartoriali, Pignatelli è un sigillo di garanzia e eccellenza sopratutto per i suoi abiti maschili da cerimonia, apprezzati anche da grandi nomi dello star system. Ecco qualche consiglio.
Com’è lo sposo Carlo Pignatelli per la prossima stagione?
“Lo sposo per la prossima stagione è impeccabile, lineare e rigoroso”.
Quali saranno i colori più usati?
“I colori di punta saranno il blu cobalto e blu china, toni soffusi e notturni; blu crepuscolo con un tocco di grigio brinato”.
Che rapporto ha Carlo Pignatelli con la tradizione?
“Carlo Pignatelli nasce nella tradizione; è proprio quella la base da dove partire per evolverla. Cambia la società e di conseguenza i capi dovranno adeguarsi ai tempi che corrono, ma senza perdere tradizione e identità della maison.”
Quali saranno gli accessori della P/E 2011? 
“Gli accessori sono sempre quelli che ben contraddistinguono un look Carlo Pignatelli: dall’ascot, ai gemelli, alle pochette, fino alle spille”.
Un consiglio, stilisticamente, per i neo sposi?
“Ai neo sposi, per il giorno del loro matrimonio, consiglio di dare all’abito la giusta importanza, di non sottovalutare l’aspetto abbigliativo, perché è quello che prevalentemente contraddistingue questo giorno memorabile”.
Qual è un accessorio/capo di abbigliamento in cui si riconosce e che la identifica? Perché?
“Sicuramente il colore che mi contraddistingue è il blu Cina, colore che ho sempre proposto sin dai primi giorni della mia sartoria; altro dettaglio è l’aver ridisegnato l’abito da cerimonia uomo, mettendo in risalto la silhouette dello stesso eliminando l’eccesso di tessuto sui fianchi e sulle spalle”.
Qual è uno dei momenti che ricorda con più entusiasmo e fierezza nella sua carriera?
“Ce ne sono tanti, ma ancora oggi rammento con particolare entusiasmo la sfilata dei miei quaranta anni di lavoro”.

di Claudia Cataldo

Intervista a Toi Italia

Tra le nostre interviste prestigiose, c’è anche quella importante alla nota casa stilistica di abiti da sposa Toi Italia. Abbiamo cercato di scoprire le novità sulla nuova collezione, e di ricevere alcuni consigli utili per le spose che si accingono alla scelta della mise per il giorno del Sì… leggete e prendete appunti!

- Quando è iniziata la vostra attività e perché avete scelto di occuparvi di abiti da sposa? 
Abbiamo iniziato 20 anni a fa, a Terni, nella dependance di casa occupandoci di abiti da giorno e da sera. Poi le clienti hanno iniziato a chiederci di realizzare l’abito per il loro matrimonio e ci abbiamo provato: è nata così Toi Italia che oggi è un’importante identità nel mercato nazionale ed internazionale. 

- Sono cambiate le spose in questi venti anni? Ricercano abiti diversi dal passato?
Adesso le spose sono molto più attente alla moda e soprattutto più informate grazie ad internet che permette loro di scoprire le collezioni, magari di stampare la foto dell’abito che desiderano e di presentarsi in atelier con le idee chiarissime. Inoltre le ragazze sono molto meno sognatrici, più concrete e attente al budget.
Ecco perché è importante offrire un abito che sia al passo con i tempi, ma che non abbia perso il sapore della tradizione.

- Cosa trova una sposa nei vostri atelier? 
Respira sin dal primo istante un clima di serenità e professionalità. Siamo perfettamente a conoscenza del fatto che si tratta di un acquisto molto importante e per questo cerchiamo di consigliare al meglio la ragazza e di istaurare con lei un rapporto di stima e di amicizia. Tutti gli atelier hanno all’interno personale altamente qualificato, formato direttamente nella nostra azienda centrale, perché ci teniamo molto ad offrire un servizio qualificato e di pari livello in ogni punto vendita. 
La sposa che visita i nostri atelier trova un vastissimo assortimento di modelli ai quali potranno essere apportate personalizzazioni su richiesta, ma ha anche la possibilità di far progettare dal nostro staff stilistico un capo unico che segue le regole della sartorialità made in Italy che da sempre ci contraddistingue. 
Ovviamente a tutti gli abiti scelti vengono successivamente abbinati gli accessori necessari, dalla scarpa al velo, al coprispalle alla stola, accessori per capelli e cappelli. 

- Quale consiglio dareste a una sposa che si accinge alla scelta del suo abito?
Ogni sposa è diversa da un’altra, con una propria personalità, una propria storia, un proprio sogno da vivere e realizzare. Essere sempre se stesse e non voler apparire mai totalmente diverse da quello che si è, permette di vivere con maggiore serenità questa giornata così importante ed impegnativa. 

- Quali sono le novità delle collezioni 2011 Toi Italia?
Le nuove collezioni tornano a proporre abiti non troppo scivolati, in cui eleganza e raffinatezza sono protagoniste. Ricami preziosi, ma non troppo appariscenti, ricami con cordoncini posati interamente a mano con l’abilità che solo una mano artigiana sa fare ed impreziositi con perle e cristalli; lavorazioni con crinelle e giochi di colori per far sì che l’abito, seppur di colore chiaro, non sia mai piatto e scontato. 
Sempre importanti sono tessuti morbidi come organze ed taffettà che permettono di realizzare drappeggi originali. Nostra peculiarità è il mix di tessuti per rendere l’abito davvero unico.