martedì 21 dicembre 2010

Parola alla psicologa...

La nostra psicologa Nadia Giorgi e i suoi consigli ai futuri sposi per affrontare al meglio questo grande cambiamento...



Favole, favole e ancora favole raccontano i lucenti ed entusiasmanti preparativi di nozze. “Il re e la regina decisero per l’unica loro figlia un matrimonio meraviglioso e iniziarono a…”
Favole che inducono al mondo interno di tutti coloro che sono coinvolti in questo magico momento. Un attimo suggestivo che si origina da un’ essenziale e imprescindibile separazione. I genitori “consegnano” ad altri, con gioia, ansia e trepidazione per l’ignoto, il loro “tesoro”. I figli, futuri sposi, abbandonano la casa, il mondo affettivo - che li ha nutriti  traghettandoli sulla sponda dell’esser adulto - con nostalgia, malinconia e trepidazione empia di delizia e gaiezza per l’avventura incipiente. Fantasticare un viaggio è molto più che esserci: è quel che accade al matrimonio, ossia a quella misteriosa e alchemica unione di un uomo e di una donna. L’immaginazione, la creatività e l’invenzione sono giocate enfaticamente per organizzare, preparare, realizzare quel particolare momento. E’ il momento in cui soprattutto la donna fantastica “il mondo perfetto” che troverà sull’altra sponda. L’uomo, per temperamento meno avvezzo a queste proiezioni, lascia fare. 


Ad un attento spettatore salterebbe subito all’occhio la diversità femminile/maschile con cui la coppia si appresta alla vita coniugale, come dire che “il buongiorno si vede dal mattino”. Per l’attrice e l’attore che sta vivendo quel momento invero è molto arduo comprendere la diversità. Eppure sarebbe linfa vitale essere in grado di riconoscere, scoprire e confrontarsi con questa dissomiglianza. Si eviterebbero fraintendimenti nel futuro rapporto di coppia e le aspettative non rischierebbero di venir biecamente deluse. Auguri a tutti le attrici e gli attori impegnati nei fervidi preparativi!



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