giovedì 8 aprile 2010

Il Galateo secondo Angelo Garini

SPECIALE GALATEO

Ed è così che inizia la collaborazione tra Angelo Garini e Sì La Rivista Per Chi Si Sposa, una collaborazione importante che ci permetterà di conoscere al meglio l’attività di Angelo in ogni sua sfaccettatura e di carpire consigli dalla sua pluriennale esperienza nel campo del matrimonio. In realtà credo che molti di voi non conoscano tutto quello che Angelo è; è conosciuto al grande pubblico grazie alla sua partecipazione al programma Sky Wedding Planner, ma prima di tutto lui è un architetto che si occupa di progettazione e decorazione d’interni sviluppando la sua passione per la casa, l’antiquariato, il collezionismo, l’arte della tavola e del ricevere, i fiori, i viaggi, la musica e la lettura e da qualche anno è anche editore e direttore della rivista Immagina dove vengono illustrati i diversi aspetti della casa, della festa e della vita. Un pozzo di conoscenze insomma, che grazie a Sì vi farà conoscere aspetti del matrimonio importanti e da non sottovalutare.
Iniziamo dal Galateo… E’ giusto comportarsi nel modo migliore in ogni occasione, ma quando si tratta di matrimonio il livello di attenzione al bon ton e alle buone maniere deve essere maniacale. Abbiamo così rivolto le domande più frequenti sul rispetto del galateo a Angelo Garini e leggendo le sue risposte sono sicura che vi rimarranno pochissimi dubbi!

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Partiamo dalle regole da seguire durante la cerimonia religiosa. Il ritardo della sposa, l'entrata in chiesa, la disposizione.
Il tradizionale ritardo della sposa non deve mai superare i 15 minuti, oltre questo tempo si crea solo uno stato di tensione allo sposo e di agitazione negli ospiti che, secondo le regole del buon matrimonio, aspetteranno la sposa all'interno della chiesa. Lo sposo può scegliere di entrare in chiesa al braccio della madre ma, se preferisce evitare un momento di attenzione riservata solo a lui, potrà entrare con i suoi testimoni, senza dare risalto alla cosa e in maniera più informale. La sposa darà il braccio destro al padre, sarà preceduta dalle damigelle e dai paggetti e sarà seguita, ma solo nei matrimoni davvero formali, dai "gentiluomini della scorta" che avranno il privilegio di reggere lo strascico del velo.

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Cosa ci dici invece sulla cerimonia civile.
La cerimonia civile, più semplice e veloce di quella religiosa, non deve mancare di organizzazione e di qualche tocco che la renda comunque un momento unico ed emozionante. Gli sposi potranno fare il loro ingresso come avviene per la cerimonia religiosa, non ci saranno però damigelle, paggetti e corteo. Musica, fiori e candele dovranno invece essere presenti, seppure in tono ed in misura minore rispetto a ciò che si fa abitualmente per una cerimonia religiosa. La cerimonia può essere officiata da chiunque, purchè riceva la delega dal Sindaco del comune nel quale si svolge la cerimonia, quindi anche un amico o un parente potrà celebrare l'unione civile.

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Come devono sistemarsi ad un ricevimento placè sposi, genitori e testimoni?
Ormai non esistono più regole precise. Al tavolo degli sposi, un tempo riservati ai genitori, al sacerdote celebrante e agli invitati più importanti, siedono oggi gli amici più cari che spesso sono anche i testimoni; gli stessi genitori preferiscono essere seduti con i loro parenti ed amici per godere appieno l'atmosfera di festa.

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Le bomboniere, chi deve consegnarle agli ospiti e quando?
Un tempo le bomboniere venivano spedite a casa degli invitati al matrimonio 15 giorni dopo la cerimonia. Ormai per comodità, vengono sempre distribuite alla fine del ricevimento, nel momento in cui gli ospiti salutano gli sposi prima di andarsene.

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Tre regole da rispettare sempre.
Il matrimonio è una cerimonia formale, bisogna quindi rispettare sempre la classicità dell'evento. Grande attenzione ai fiori e alla musica per creare la giusta atmosfera, rispetto degli ospiti non imponendo trasferimenti e orari difficilmente sostenibili.

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Tre errori da non commettere mai.
Non vestirsi di bianco o di nero se si è invitati e per lo sposo non indossare altro che il tight o un abito scuro, che può essere blu o grigio. Poi non dimenticarsi mai di ringraziare con un biglietto personalizzato e scritto a mano chiunque abbia fatto un regalo, mandato dei fiori o inviato gli auguri.

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Il bon ton e le seconde nozze.
Se sono seconde nozze per lui e non per lei, lasciamo che la sposa realizzi tutti i suoi sogni senza alcuna limitazione, ma sempre con grande eleganza, se invece sono seconde nozze per lei, tutto dovrà essere più semplice e contenuto, ma non per questo meno elegante e raffinato.



In foto Angelo Garini

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