martedì 29 marzo 2011

Dal numero di gennaio... Domo Adami: Ciak, si...sposa!



Dietro il marchio Domo Adami c’è lui, Mauro Adami, Wedding Designer e Global Stylist, che ha fatto dell’eleganza il carattere distintivo del suo brand. La creatività diventa vettore di personalizzazione e originalità, per abiti e servizi su misura, in un mix perfetto di gusto, suggestioni e innovazione. Amato anche dal grande pubblico, che lo ha conosciuto grazie a programmi come “Cambio vita… mi sposo” – condotto da Natasha Stefanenko e in onda su Sky – o il più recente “Mi ha lasciato…cambio vita”, Mauro Adami non è solo stilista, ma un vero regista di matrimoni, grazie anche a un fidato team di esperti e artisti di fama internazionale. Dettagli pregiati e scenari indimenticabili: Mauro Adami si racconta per Sì.

Com’è nata la sua passione per la Bridal Couture? 
“Sono stato da sempre attratto dal fascino del fasto emozionale. Il mondo della sposa è per me teatralità suprema ed eccellente, un’artistica rappresentazione dove moda, luci, musica ed emozioni ricoprono i propri ruoli in un sincronismo energizzante”.

Come descriverebbe il suo stile? 
“Il mio stile fa riferimento alle tradizioni e alle regole, con lo scopo di creare nuovi percorsi di ricerca e di suggestione che celebrano l’eleganza moderna e contemporanea”.

Quali sono le tendenze per il nuovo anno? E quali gli elementi, a suo avviso, immancabili per un abito da sposa?
“Le nuove tendenze per il matrimonio vertono soprattutto verso il romanticismo, che torna dopo il minimalismo degli anni Novanta. Non mancano però anche proposte glamour, con tagli e materiali innovativi. L’elemento fondamentale, tuttavia, consiste nel capire il carattere e le caratteristiche della sposa per creare un abito ad hoc, che la faccia sentire a proprio agio in ogni momento. L’abito deve trovare la sua sposa ed è solo così che la festa prenderà colore, ritmo e autenticità. Un abito indossato dalla sposa perfetta acquisisce un potenziale irripetibile: un abito scivolato, dalla linea perfetta a sirena con scollo sulla schiena, è ideale per un gesto di femminilità e glamour mentre un abito vaporoso e leggero rende principesco il sogno che diventa realtà”.

Un colore…
“Certamente il bianco perché è necessariamente il colore che rappresenta la sposa e il suo protagonismo. Abbandono il bianco solo per trovare un colore che vesta meglio l’emozione della sposa che sto incontrando”.

Quali influenze entrano in gioco quando disegna un abito?
“Anzitutto c’è l’emozione di un’idea: il ricordo di un tessuto, la sinuosità di un gesto femminile, uno scenario da caratterizzare. Il tutto si amalgama e si unisce in un alchemico balletto di atmosfere. Alla base c’è sempre l’impulso dell’emozione, emozione che viene poi supportata da tanta, tantissima ricerca, in ogni direzione. La ricerca sta alla base di ogni prodotto che si evolve e si migliora. Chi non fa ricerca si ferma e chi si ferma... è perduto! Ricerca in ogni direzione vuole dire che ogni impulso culturale e vitale viene messo nella cartella degli appunti e da lì si creano i segmenti per la collezione, che unisce aspetti romantici, grintosi, moderni. Da ognicolore che rappresenta la sposa e il suo protagonismo. Abbandono il bianco solo per trovare un colore che vesta meglio l’emozione della sposa che sto incontrando”. Quali influenze entrano in gioco quando disegna un abito? “Anzitutto c’è l’emozione di un’idea: il ricordo di un tessuto, la sinuosità di un gesto femminile, uno scenario da caratterizzare. Il tutto si amalgama e si unisce in un alchemico balletto di atmosfere. Alla base c’è sempre l’impulso dell’emozione, emozione che viene poi supportata da tanta, tantissima ricerca, in ogni direzione. La ricerca sta alla base di ogni prodotto che si evolve e si migliora. Chi non fa ricerca si ferma e chi si ferma... è perduto! Ricerca in ogni direzione vuole dire che ogni impulso culturale e vitale viene messo nella cartella degli appunti e da lì si creano i segmenti per la collezione, che unisce aspetti romantici, grintosi, moderni. Da ogni “aspetto” nasce una “serie” a cui si abbinano i tessuti e i tessuti diventano poi abiti. Creo contemporaneamente anche gli accessori, ma in modo più libero: hanno la caratteristica di essere intercambiabili, anche se alcuni si adattano più di altri a questo o quell’abito”.

Se dovesse dare un consiglio per la scelta dell’abito a un’amica che sta per sposarsi, cosa le direbbe? 
“Consiglierei di essere se stessa. La sposa perfetta è quella più naturale, quella che rispetta e valorizza se stessa e crea la giornata a sua immagine e somiglianza. Sarò sincero: non posso indicarne solo una. Sarebbe come chiedere al vento di accarezzare un solo fiore in un giardino. Le ragazze e le donne che si rivolgono a me fanno veramente una scelta precisa, capisce? Loro scelgono me, come potrei mai preferirne una a un’altra? Io le sbircio quando accarezzano il loro abito e nelle chiacchiere ascolto la voce che descrive il loro amore, più la voce è sincera più la passione che mi arriva è forte, e più’ io sarò con loro. Ho sposato persone che mai sarebbero andate all’altare con i capelli sciolti o con l’abito scivolato invece che un classico costruito, ma queste persone mi hanno detto “così non mi ero mai vista” oppure “ecco come voglio essere da quel giorno”. La sposa perfetta è completa in ogni aspetto, in ogni momento della cerimonia e del ricevimento. La scelta degli accessori, dei dettagli e lo stile di eleganza nuziale la rende attenta alla sua perfezione”.

Ci sono richieste stravaganti che ha dovuto soddisfare nel corso della sua carriera? 
“Avendo avuto modo di organizzare matrimoni in diverse parti del mondo, le richieste sono le più disparate e talvolta possono apparire stravaganti, ma sono molto legate al luogo di provenienza: in Giappone presentano esigenze diverse dalle spose americane o europee. Tra gli eventi più recenti posso annoverare un matrimonio a San Pietroburgo, estremamente spettacolare in quanto gli sposi hanno voluto creare l’intero evento ispirandosi alle atmosfere circensi”.

Ha qualche oggetto/accessorio che predilige?
“Non ne ho uno in particolare. Dipende molto dall’abito e dalle esigenze della sposa. Sono infatti determinanti, oltre al vestito, la scelta della location e il tipo di rito con cui viene celebrata la cerimonia; ad ogni rito corrisponde un codice di abbigliamento e gli accessori possono aiutare moltissimo. Un accessorio può velare una scollatura profonda, una schiena nuda, un cappello può definire le proporzioni di un insieme, il velo è la magia che viene alla fine delle scelte, i guanti rendono elegante un braccio nudo, e così via. Ad ogni scelta il suo accessorio. Comunque non possono mancare mai, per nessun motivo, equilibrio e sobrietà nelle scelte”.

Un messaggio e un augurio a tutte le nostre lettrici...
“Per quanto concerne l’organizzazione del matrimonio, consiglio di fare una buona ricerca, per informarsi e decidere al meglio, e di affidarsi solo a professionisti. E naturalmente auguro a tutte di essere felici, raggianti ed entusiaste e di godersi il loro giorno più bello in ogni aspetto". 

di Claudia Cataldo 

Dal numero di Gennaio 2011 di Sì la rivista per chi si sposa

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