martedì 29 marzo 2011

Dal numero di gennaio... Incanto a Bagheria

CONTINUA LA COLLABORAZIONE CON ANGELO GARINI CHE, AD OGNI NUMERO, PROPONE UN SUO REAL WEDDING




Il palazzo Palagonia, riscoperto a Bagheria da Tornatore per l’omonimo film, è la location che racconta le nozze di una splendida ragazza, discendente di una famiglia che ha sempre abitato nel palazzo.
Già un paio di giorni prima della data delle nozze, tutto è un fermento di uomini che portano piante fiorite, sistemano e potano gli alberi e le palme secolari, dissodano il terreno, ripristinano i viali di ghiaia prima di coprirli con candida moquette, per consentire alle signore di camminare più agevolmente sui tacchi. 
Io, come sempre, sono qui per rendere indimenticabile questo giorno per sposi ed invitati. 
Lungo il percorso della sposa, dall’ingresso del cancello principale fino alla cappella dove si sposò la nonna, dispongo dodici valletti, in abiti tradizionali siciliani risalenti al Settecento, con in mano una lunga asta che termina con una sfera di fiori.
Il progetto illuminotecnico prende vita e fa sì che alcune zone delle facciate siano messe in risalto, illuminando antichi stemmi e mostri scolpiti nella pietra, statue di cui la villa è piena, al punto da essere denominata “Palazzo dei Mostri”.
Il salone delle feste, chiamato anche “Salone degli specchi”, poiché tutto il soffitto ne è ricoperto, è il massimo in cui si possa allestire la tavola; un tavolo imperiale troneggia al centro, dove una quantità enorme di vasi traboccano di rose, lilium e peonie, alternandosi ad antichi candelabri con lunghissime candele bianche e piccoli vasetti di vetro trasparente in cui brillano tremolanti punti luce.
Sui tavoli antiche tovaglie ricamate, prezioso corredo di famiglia, raccontano lussi antichi e splendori che la sposa, pur essendo giovanissima, dimostra di apprezzare.
Dopo cena, sulla terrazza cha si affaccia sulle scalinate della villa è il momento della torta nuziale che è sempre presentata in modo da suscitare la sorpresa degli sposi e accolta dagli ospiti con grande meraviglia. E come finire una splendida giornata, ricca di emozioni per tutti, se non con un grande ballo? Dispongo una grande piattaforma in una degli androni della villa, trasformandolo in sala da ballo, alla luce di grandi candelieri bianchi ricolmi di fiori che danno un tocco di romanticismo ai balli più moderni e scatenati, sotto gli occhi assonnati delle statue e quelli degli ospiti, appagati da tanto fasto ed eleganza.

Angelo Garini 
Dal numero di Gennaio 2011 di Sì la rivista per chi si sposa

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